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Liceo “Made in Italy”: tutto ciò che c’è da sapere

Il 2025 rappresenta l’anno prefissato dall’esecutivo per l’avvio del liceo Made in Italy. Scopriamo insieme tutte le novità.

In seguito al disegno di legge “Delega al Governo per l’istituzione del liceo del Made in Italy”, depositato il 25 gennaio 2023 e volto alla creazione del liceo Made in Italy, ora questo nuovo percorso formativo ha una data di avvio: il 2025. A confermarlo è stato il Ministro delle Imprese Adolfo Urso, comunicando che entro un mese presenterà in Consiglio dei Ministri il collegato alla manovra.

Le parole della Premier

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito come il Governo stia muovendo gli ultimi passi prima di poter dare vita a questo nuovo indirizzo scolastico: “Il liceo del Made in Italy è in dirittura d’arrivo. “Credo che le aziende capiscano benissimo quando parliamo di rivoluzione culturale che deve basare il lavoro sulla nostra eccellenza, mettere in rapporto l’offerta con la domanda di lavoro. Abbiamo il paradosso di un’alta disoccupazione e la difficolta di trovare lavoratori in settori d’eccellenza.” ha esordito, concludendo poi con il dire “[…] Ritengo una cosa strategica cercare di allineare il rapporto fra domanda e offerta facendo una rivoluzione culturale sul ruolo del sapere artigiano insieme all’innovazione.”

Giorgia Meloni si pronuncia sul liceo Made in Italy

Come sarà diviso il liceo Made in Italy

Il liceo Made in Italy sarà diviso in due parti, il biennio e il triennio, differenziate dallo studio di alcune materie specifiche. Durante il biennio difatti, gli studenti si troveranno a studiare materie più improntate a ricevere nozioni generali come: ​lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.

Il triennio, invece, servirà per prepararsi all’universo lavorativo. Gli studenti dovranno apprendere, oltre alle materie basilari, anche discipline maggiormente improntate alla messa in atto delle nozioni apprese durante il quinquennio come: gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali. 

Possibilità, opportunità e sbocchi

Diversi gli sbocchi e le opportunità alla fine del percorso formativo Made in Italy. Gli studenti potranno continuare gli studi iscrivendosi all’università, con economia e giurisprudenza tra le facoltà più accreditate. Oltre all’università, per chi vorrà ci sarà l’opportunità di approfondire le conoscenze tramite corsi ad hoc presso gli Istituti Tecnici Superiori. Infine, per coloro che vorranno intraprendere istantaneamente una carriera lavorativa ci sarà l’opzione di andare a lavorare fin da subito.

La parola ai Ministri e ai Senatori

A ribadire la volontà di portare a termine questo obiettivo – prefissato all’inizio dell’incarico dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni – si è espresso proprio il Ministro Urso: «È importante istituirlo con la legge quadro sul made in Italy. Poi ci sarà il lavoro di programmazione con le Regioni per arrivare, mi auguro già nel 2025, a che ci possa essere un liceo del Made in Italy, innanzitutto nei distretti industriali italiani».

Successivamente, Urso ha aggiunto come i preparativi per avviare le pratiche del liceo Made in Italy siano agli sgoccioli: “Entro un mese presenterò in Cdm il collegato alla manovra sul made in Italy che interverrà anche sulla formazione delle competenze che servono al mercato del lavoro e alle imprese attraverso questo liceo”.

Anche Carmela Bucalo, senatrice di Fratelli d’Italia e prima firma del disegno di legge depositato a gennaio, si è espressa ai microfoni di ANSA in merito alla creazione del liceo Made in Italy: “L’obiettivo è creare figure specialistiche che permettano di avere un patrimonio culturale sia in campo giuridico che tecnico per avere professionisti altamente specializzati. Quello attuale è un mercato sempre più in evoluzione, risentiamo dell’agguerrita concorrenza della Cina e dobbiamo salvaguardare le piccole imprese e tutelare i prodotti del Made in Italy”.

Adolfo Urso, sostenitore del Made in Italy

Il piano

Il processo per arrivare alla realizzazione del liceo del Made in Italy è lungo e tortuoso, ma le basi stanno prendendo vita. Diversi i rebus da sciogliere, tra cui la sovrapposizione e possibile connessione del nuovo liceo con altri percorsi formativi già esistenti. Si prospettano mesi di lavoro costante al fine di riuscire a concretizzare il progetto entro il 2025.

Ultima Modifica: 4 Maggio 2023

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