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Partnership Italia-Egitto. Ma a che punto è il caso Regeni?

Gli ultimi giorni di gennaio il Vicepresidente del Consiglio nonché Ministro degli esteri, Tajani, è volato alla volta del Cairo, in Egitto, per incontrare il Presidente Al-Sisi. Tutti i possibili sviluppi sul caso Regeni.

La politica estera del Governo Meloni si è decisamente messa in voto. La stessa Presidente del Consiglio si è recata ad Algeri per firmare un accordo per l’implementazione energetica tra l’Algeria e il nostro paese, anche alla presenza del Presidente di Confindustria Bonomi. Contemporaneamente, il Ministro degli Esteri, Tajani, volava lungo il Mar Mediterraneo tra Libia, Turchia, Tunisia e soprattutto, Egitto.

Nella sua visita al Cairo, Tajani ha richiesto al Presidente della Repubblica Egiziana, Al-Sisi, maggiore chiarezza sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki. Il Presidente egiziano ha rassicurato Tajani, il quale ha dichiarato “Mi auguro che a queste parole seguano dei fatti”.

Tuttavia, i genitori di Regeni hanno ampiamente criticato l’operato del Governo. “Chi, ad ogni gita al Cairo, dopo i selfie e i salamelecchi di rito, si riempie la bocca di ‘collaborazione’ dovrebbe spiegare agli italiani perché tornano a casa sempre a mani vuote”

Tajani in Egitto

COSA PREVEDE IL DIRITTO INTERNAZIONALE?

Secondo alcune voci del mondo accademico il Governo italiano non ha mai utilizzato tutti i mezzi a propria disposizione. Pisillo Mazzeschi, Professore emerito di Diritto Internazionale dell’Università di Siena, ha rivelato come la piena applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura potrebbe costringere i servizi segreti egiziani a rendere disponibili tutte le informazioni sul caso. Infatti, la Convenzione prevede l’obbligo di cooperazione con le autorità degli altri paesi e di indagare sui casi di sospetta tortura “Gli stati parti s’accordano l’assistenza giudiziaria più vasta possibile in qualsiasi procedimento penale relativo ai reati previsti dall’articolo 4, compresa la comunicazione di tutti gli elementi di prova disponibili e necessari ai fini del procedimento”.

In particolare, spiega Mazzeschi, l’Italia potrebbe sottoporre ad arbitrato internazionale la questione con l’Egitto, qualora essa non sia risolvibile con i negoziati. Così facendo, potrebbe procedere con il ricorso presso la Corte Internazionale di Giustizia (CIG)

Sia l’Italia sia l’Egitto riconoscono la giurisdizione della CIG

RAPPORTI ITALIA-EGITTO

I rapporti tra Italia ed Egitto sono stati storicamente molto intensi. Basti pensare che poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, la comunità italiana in Egitto era la seconda per grandezza, dietro a quella greca. Il poeta Giuseppe Ungaretti, lo scrittore Filippo Tommaso Marinetti e la cantante Dalida sono tra i nomi più illustri che nacquero in terra egiziana.

Il Governo guidato nel 2014 da Matteo Renzi ha ravvivato il rapporto con l’Egitto dopo le elezioni presidenziali che videro l’allora maresciallo dell’esercito Al-Sisi arrivare al potere. Renzi fu il primo leader europeo a visitare l’Egitto ad Agosto 2014, visita poi ricambiata a Novembre 2014. L’impegno del Governo proseguì con la missione dell’allora Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda a febbraio del 2015. “Il nostro obiettivo è portare l’interscambio economico con l’Egitto a sei miliardi di euro entro il prossimo anno” dichiarò Calenda. Il lavoro svolto dall’allora Governo di Centro-Sinistra mostrò i suoi risultati l’anno successivo. Nel 2016, gli investimenti italiani in Egitto passarono da circa cinque miliardi del 2013 a circa otto miliardi.

ATTIVITA’ ENI IN EGITTO

Non si può poi non menzionare le attività di Eni, attiva in Egitto dal 1954. Recentemente gli ingegneri dell’ente nazionale degli idrocarburi hanno individuato un nuovo ed importante giacimento di gas a largo dell’Egitto. Ben 61 metri di arenarie del Miocene e dell’Oligocene che contengono gas. Le licenze nel 2021 erano distribuite nei bacini di maggior interesse: Mediterraneo Orientale, Deserto Occidentale e Golfo di Suez, per una superficie totale di circa 8.410 chilometri quadrati. Inoltre, l’Eni e l’Italia supportano l’Egitto nella sua strategia volta alla transizione energetica, che prevede la diversificazione del mix energetico.

Attività dell’Eni

Ultima Modifica: 11 Febbraio 2023

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