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Latte sintetico, Israele si dichiara favorevole per ridurre le emissioni di Co2: Coldiretti lancia l’allarme

Arriva da Coldiretti l’allarme lanciato in seguito al primo via libera, da parte di Israele, volto alla vendita del latte sintetico.

Israele è in procinto di diventare il primo paese, su scala mondiale, a produrre e vendere il latte sintetico; l’Italia segue da vicino l’evoluzione della vicenda. Arriva da Tuttofood, la vetrina della filiera agroalimentare italiana, la prima alleanza contro la produzione e la vendita di latte in provetta creato sinteticamente mediante l’utilizzo del gene della proteina del latte.

A destare preoccupazione è il possibile inserimento di questo prodotto sul mercato italiano. Arriva proprio dalla fiera B2B la prima alleanza, formata da Assica, Assolatte, Unaitalia e Assocarni, rivolta a contrastare la diffusione di questa nuova tipologia di latte. Difatti, il possibile inserimento sui mercati Italiani del latte in provetta metterebbe a rischio una filiera che produce annualmente introiti che si attestano sui 55 miliardi di euro.

Chi si occuperà della produzione

Il governo Israeliano ha concesso a Remilk, azienda che si occupa di realizzare su piano internazionale prodotti caseari creati in laboratorio, di vendere al pubblico il latte sintetico. Questa tipologia di latte viene creata tramite l’inserimento, all’interno di bioreattori, del gene della proteina del latte: questo permette una crescita esponenziale del gene, che porta alla creazione del latte in provetta con un processo pressoché identico a quello degli altri alimenti di origine animale creati in laboratorio.

L’attacco del ministro Lollobrigida

Su tale questione è stato chiamato in causa il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che è intervenuto così: “Stiamo difendendo il futuro dei nostri figli e del mondo, è giusto mettere la qualità al centro del cibo che mangiamo. Sul cibo artificiale abbiamo avviato un percorso trasparente che è iniziato con la raccolta di firme della Coldiretti”.

Latte sintetico Coldiretti: carne sintetica
Cibo sintetico

Cosa ne pensano gli italiani?

Secondo i dati raccolti dal sondaggio Tecnè, la gran parte della popolazione italiana sarebbe in disaccordo con la produzione e la vendita del latte sintetico. Difatti, chi è contrario all’immissione di questo prodotto novello all’interno del mercato italiano ammonta a ben il 72% degli intervistati; il 18% è invece favorevole. Il restante 10% si dichiara poco informato e di non essere in grado di fornire una risposta adeguata.

La Coldiretti si mobilita contro il latte sintetico

La Coldiretti si è esposta direttamente in merito, facendo partire una mobilitazione trasversale che raccoglie i consensi dei più noti personaggi di rilievo all’interno della politica e dell’opinione pubblica italiana: dal capo del governo Giorgia Meloni a Stefano Bonaccini, passando per il leader di Azione Carlo Calenda e il capogruppo al senato del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli. Oltre ai principali protagonisti della politica italiana, anche ministri, regioni e comuni hanno dato l’appoggio incondizionato a questa iniziativa.

Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, si è espresso così: “La verità è che non si tratta di cibo ma di un prodotto ingegnerizzato, con processi di lavorazione molto più simili a quelli dei farmaci e proprio in questo ambito devono essere valutati nei prodotti a base cellulare si utilizzano ormoni che invece sono vietati negli allevamenti europei dal 1996. Abbiamo acceso i riflettori su un business in mano a pochi ma molto influenti nel mondo che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda mettendo a rischio la stessa democrazia economica e alimentare“.

E Assolatte?

Anche Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, si è esposto pubblicamente contro la filiera degli alimenti creati in laboratorio: “Siamo al paradosso, da un lato ci viene chiesto di investire per rendere le nostre produzioni lattiero casearie ancor più attente all’ambiente, dall’altro investitori senza scrupoli, col pretesto della tutela dell’ambiente cercano di promuovere un prodotto che tutto è fuorché naturale, ed è quindi nemico dell’ambiente. Vogliono appropriarsi dei valori del latte, della sua naturalità e della sua purezza. Dobbiamo arrestare questa corsa senza senso, fermare i cibi Frankenstein e salvaguardare il latte che, lo diciamo da sempre, è un vero patrimonio mondiale dell’umanità“.

Ultima Modifica: 12 Maggio 2023

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