Scritto da 9:51 Politica Interna

Chat GPT, il via libera dal garante della privacy: torna disponibile in Italia

In seguito al blocco operato dal garante della privacy, OpenAI ha deciso di adeguare Chat GPT alle normative europee. Torna disponibile anche in Italia.

Chat GPT è tornata disponibile in Italia. Dopo il blocco ai danni del programma di intelligenza artificiale, operato da parte del garante della privacy, OpenAI potrà tornare a operare in Italia. Questa evoluzione è dovuta al fatto che l’azienda statunitense ha deciso di assolvere le richieste di osservanza delle normative UE in relazione alla privacy.

Già nel corso della scorsa settimana, però, erano arrivati segnali incoraggianti che lasciavano presagire la possibile riammissione di Chat GPT sui server italiani, poiché’ OpenAI aveva consentito ai propri utenti di escludere le proprie conversazioni dall’algoritmo. Le concessioni, però, non si fermano qui.

Chat GPT
Chat GPT

Cosa cambia

OpenAI dovrà concedere a chiunque utilizzi il loro programma di rifiutare, in maniera agevole e chiara, la possibilità del trattamento dei propri dati per l’esercizio degli algoritmi. Inoltre, gli utenti avranno la possibilità di richiedere la rettifica o la cancellazione dei dati personali generati da parte del programma. Per esplicitare adeguatamente tutto ciò, l’azienda statunitense dovrà operare una campagna di comunicazione in modo tale che tutti siano a conoscenza delle nuove linee guida.

OpenAI sarà responsabile di rendere reperibile, attraverso il proprio sito, in maniera semplice e lineare, un’informativa completa sul modus operandi del programma. L’informativa dovrà essere disposta in un punto del sito facilmente raggiungibile, che ne consenta la reperibilità in ogni occasione, soprattutto in fase di iscrizione. Per coloro che sono già iscritti ai servizi offerti da OpenAI, sarà richiesto di accettare modi e termini nel corso del primo accesso al loro account da quando Chat GPT è tornata disponibile.

Verrà implementato, all’interno del programma, un sistema di verifica dell’età adeguatamente sviluppato al fine di vietare l’accesso ai minori di 13 anni e ai minorenni che non abbiano ricevuto il consenso da parte dei genitori. Il sistema andrà implementato, al più tardi, entro il 30 settembre 2023. Il sistema di verifica dell’età sarà fondamentale per accedere al servizio del sito in fase di iscrizione. Per coloro già iscritti, inoltre, verrà attuato lo stesso processo, di modo tale da individuare gli utenti minorenni e rendere inaccessibile il programma.

Chat GPT, cosa dice la giurisdizione?

La questione giuridica è la più contorta da analizzare e comprendere a fondo. La legislazione che permette ad OpenAI di operare negli Stati Uniti è molto diversa da quella italiana ed europea, e di conseguenza presenta meno intoppi. Difatti, negli Stati Uniti, OpenAI può operare tramite lo scraping dei dati accumulati online senza il consenso degli utenti. In Italia e in Europa, però, la legge sulla privacy non permette ad OpenAI di agire nella medesima maniera. Di conseguenza, il Garante privacy ha imposto a Chat GPT di rimuovere possibili rimandi all’esecuzione di un contratto.

In aggiunta, Open AI dovrà indicare, in base al principio di accountability, il consenso al fine di utilizzare tali dati. La questione italiana non è rimasta inosservata, poiché’ anche la Germania si sta muovendo su tal fronte, chiedendo ad Open AI di mostrare maggiore chiarezza in merito all’utilizzo dei dati degli utenti. Questo movimento sta dando vita ad una task force di garanti della privacy europei che avranno il compito di analizzare la questione a fondo e trovare una possibile soluzione.

Il comunicato ufficiale del garante della privacy

E’ arrivato anche il comunicato ufficiale da parte del garante della privacy, che si è espresso così: “OpenAI la società che gestisce ChatGPT, ha fatto pervenire una nota nella quale illustra le misure introdotte in ottemperanza alle richieste dell’Autorità contenute nel provvedimento dello scorso 11 aprile, spiegando di aver messo a disposizione degli utenti e non utenti europei e, in alcuni casi, anche extra-europei, una serie di informazioni aggiuntive, di aver modificato e chiarito alcuni punti e riconosciuto a utenti e non utenti soluzioni accessibili per l’esercizio dei loro diritti”

Ultima Modifica: 5 Maggio 2023

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