Scritto da 15:47 Politica Interna

“Decreto Flussi”, sanzioni fino a 30 anni per i trafficanti di esseri umani

Dopo il naufragio di Cutro il governo decide di emanare il Decreto flussi. Si prevedono pene più dure per i potenziali trafficanti dei centri di permanenza per i rimpatri e la sorveglianza marittima.

Lo scorso 10 Marzo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il Decreto flussi, varato dal Governo Meloni con lo scopo di evitare altre tragedie come quella recente avvenuta al largo delle coste di Cutro.

Il naufragio al largo delle coste di Cutro

Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio al largo delle coste calabresi, un’imbarcazione turca in pessime condizioni che da giorni navigava nella rotta mediterranea con il mare mosso, si è spezzata lasciando alla tempesta marina il destino di 200 migranti. Ad oggi i migranti ritrovati senza vita sono 81 (numero che sfortunatamente sta salendo con il passare dei giorni) mentre 80 sono i sopravvissuti. Continuano le ricerche in mare.

Non sono mancate fin da subito le polemiche. Movimenti e partiti di sinistra, con capofila il Pd della neo segretaria Elly Schlein, accusano il governo e i suoi ministri (Piantedosi in primis) di essere, in buona parte, responsabili del naufragio. Immediate sono state le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni.

“Sono molto colpita dalle ricostruzioni di questi giorni… non è arrivata nessuna comunicazione da Frontex alle nostre autorità sull’emergenza.”

Giorgia Meloni

Secca la risposta del Presidente del Consiglio che si dice stupita dalle insinuazioni nei confronti del Governo. Precisazione – quella sulla mancata conoscenza dell’emergenza – doverosa e puntuale.

A “scagionare” il Governo, sarebbero molte delle testimonianze dei superstiti. Uno di essi – testimone di quanto accaduto – rivela: “Gli scafisti ci hanno impedito di chiamare i soccorsi”.

Il CdM a Cutro e il via libera al Decreto flussi

Il 9 Marzo si è riunito a Cutro il Consiglio dei Ministri. Scelta di forte segnale da parte del Governo che, dopo la tragedia al largo delle coste calabresi, decide di riunirsi nella cittadina che ha visto sulla propria riva del mare decine di corpi senza vita.

Il premier Meloni e i ministri del governo a Cutro dopo aver svolto il CdM e aver approvato il Decreto Flussi
Il Cdm riunito a Cutro. Fonte: gNewsOnline

Il Governo si dice deciso a bloccare l’immigrazione irregolare per mettere finalmente un punto alla “tratta dei morti”, fenomeno secondo cui migranti provenienti da vari paesi del continente africano, pagano per intraprendere il viaggio della speranza. Il Decreto emanato dal Governo, che prende il nome di Decreto Flussi, va a colpire con pesanti sanzioni sia gli scafisti che i trafficanti, principali responsabili della tratta degli esseri umani. Pene fino ai trent’anni di reclusione con l’aggravante nel caso in cui, anche solo una persona che intraprende il viaggio, perda la vita. Il decreto flussi, inoltre, prevede vari potenziamenti, come quello dei flussi regolari, dei centri di permanenza per i rimpatri e della sorveglianza marittima.

I dati dell’immigrazione negli ultimi anni

L’immigrazione – che in molti casi vede nella globalizzazione la sua matrice – è un fenomeno che coinvolge l’opinione pubblica e i tutti i Governi, incluso quello italiano, che in prima persona si trovano costretti a gestire i flussi da ormai più di 10 anni.

Grafico statistico degli sbarchi dal 2010 a fine 2022. Fonte: Corriere della Sera

Qui sopra riportiamo un grafico che mostra gli sbarchi sulle coste italiane dall’inizio del 2010 fino al termine del 2022. Possiamo notare che l’impennata degli arrivi si registra con la nascita del governo Letta e continua con un trend che si mantiene alto nel governo Renzi (con Ministro dell’Interno Alfano). Un netto calo si registra con il governo Gentiloni grazie al decreto Minniti (proposto dall’allora ministro dell’Interno Minniti) che aveva come principale obiettivo il contrasto all’immigrazione clandestina.

Le elezioni del 2018, con l’exploit del M5S e della Lega, portano alla nascita del Governo Conte I, che vedeva il Ministro Salvini presiedere il Viminale. Una delle principali promesse del leader del Carroccio in campagna elettorale era – appunto – diminuire drasticamente gli sbarchi degli immigrati clandestini. Con l’emanazione dei Decreti Sicurezza (o Decreti Salvini), che l’attuale leader del M5S non rivendica, gli sbarchi sono calati drasticamente registrando 15.075 arrivi nella durata del Governo giallo-verde, ossia da giugno 2018 ad agosto 2019.

I questi primi mesi del 2023 gli sbarchi registrano purtroppo un aumento, anche se Giorgia Meloni non si dice ancora convinta di ritornare ai Decreti Sicurezza. Evidente è stato negli scorsi giorni, il braccio di ferro tra la Premier, che vuole tenere una linea più moderata per mantenere buoni i rapporti con l’UE, e il Ministro Salvini che, al contrario, vedrebbe di buon occhio un ritorno agli omonimi Decreti.

Il compromesso viene raggiunto lo scorso 9 marzo, quando il Cdm vara il Decreto flussi con il quale i due leader raggiungono finalmente un punto d’incontro.

Ultima Modifica: 21 Marzo 2023

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