Scritto da 18:54 Politica Interna

Elezioni regionali 2023, Rosa Rinaldi di Unione Popolare tenta la scalata nel Lazio

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Domenica e lunedì si andrà al voto: con le elezioni regionali 2023 verranno eletti i governatori di Lombardia e Lazio. Rosa Rinaldi, ex dirigente della Fiom Cgil appoggiata da Unione Popolare, ovvero il partito ispirato da Luigi De Magistris, ci crede eccome e punta alla presidenza della Regione Lazio sfidando Francesco Rocca (Centrodestra), Alessio D’Amato (Centrosinistra) e Donatella Bianchi (M5S). Per questo motivo Politicare.eu ha voluto sottoporle quattro domande, dalle quali non si è certo tirata indietro.

«Credo nella lotta tra Davide e Golia: noi contro le “ammucchiate”»

Guardando gli avversari, lei potrebbe essere considerata una outsider, avendo il sostegno di una sola lista. Crede nella lotta tra Davide e Golia?

«Cominciamo con il dire che la lista di Unione Popolare Lazio, che concorre alle elezioni regionali 2023, non è “un’ammucchiata” come mi pare si possa dire per le altre e questa è una “differenza” importante. Quanto alla lotta tra Davide e Golia, certo che ci credo soprattutto perché ha vinto Davide, è potrebbe non essere l’unica volta.»

Lavoro, salari ed autonomia differenziata

Proviene da un sindacato, ed ha una connotazione politica ben definita dato che ha “sposato” il progetto di Unione Popolare in vista delle elezioni regionali 2023. Ci può descrivere il suo programma, con particolare attenzione al suo mondo, quello del lavoro?

«Del progetto di Unione Popolare sono convinta e parte integrante, ma sono già felicemente coniugata e da tempo. La questione del lavoro è per me parte fondamentale, tuttavia i miei mondi sono anche altri come quello del diritto alla salute, ad un ambiente sano, allo studio, ma soprattutto la realizzazione del principio dell’uguaglianza e la battaglia contro l’ingiustizia. Inoltre sono contro ogni autonomia regionale differenziata, per un lavoro “buono e contrattualizzato” e mi batto perché i salari siano parametrati al livello europeo; ricordo che rispetto agli aumenti salariali l’Italia è diventata il fanalino di coda dell’Europa.

A questo scopo sono anche per il ripristino dell’adeguamento automatico dei salari all’inflazione e per aumentare gli investimenti nel Pubblico impiego e nei Servizi , settori dove scontiamo il personale più anziano e meno pagato di Europa, e per un progetto che investa in programmi di politica di settore capace di guardare all’innovazione, a partire dalla nostra importante Regione.»

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Rosa Rinaldi, candidata alle elezioni regionali 2023, nel corso di un incontro pubblico.

«Le politiche liberiste hanno penalizzato il pubblico»

Il nostro Paese ha virato a destra dopo vari governi eterogenei e tecnici. Nel Lazio, invece, ci sono altre priorità più “localizzate”. Quali sono, a suo avviso, le aree dove appare prioritario intervenire?

«La salute, la scuola, il diritto alla casa,  i trasporti, il lavoro, sono le aree (maggiori) rispetto alle quali il nostro Programma interviene in modo preciso, prevedendo cambiamenti radicali e non palliativi, che vedono nel Settore Pubblico il gestore fondamentale. Le politiche liberiste hanno dimostrato la scelleratezza di scelte verso il settore privato a discapito di quello pubblico che hanno penalizzato, in modo incontrovertibile, le cittadine e i cittadini impedendogli di  usufruire pienamente  di quelli che sono “diritti inalienabili garantiti dalla nostra Costituzione”.

Tutti coloro che ogni giorno si confrontano con un bisogno sanitario, o usano i mezzi pubblici, o non riescono più a pagare un affitto perché non hanno più un lavoro, o usano i “treni della speranza” che sono le nostre linee di autobus o della metro o quelli “dei pendolari”, sanno perfettamente che da anni nessun investimento pubblico è stato fatto verso queste aree e certamente non possono stare sereni perché i programmi dei nostri competitori prevedono ulteriori dismissioni o liberalizzazioni che aumenteranno ancora e ancora i disagi della popolazione del Lazio e le differenze tra coloro che “se lo possono permettere” e quelli che “non se lo possono permettere”.»

L’appello al voto alla vigilia delle elezioni regionali 2023

In conclusione, le elezioni regionali 2023 sono imminenti. Faccia un appello al voto di domenica e lunedì rivolto a tutti gli elettori, con una chiosa finale che la rappresenta.

«ll programma di Unione Popolare, quindi il mio programma in vista delle elezioni regionali 2023, rappresenta l’unica vera alternativa alle altre forze in campo ed è rivolto, soprattutto, ai settori della popolazione segnata dalle scelte antipopolari prodotte, da ultimo, dalla giunta Zingaretti, sostenuta dal PD e dal M5S che, non solo con il suo “governo” hacontinuatoacolpireidiritti fondamentali delle cittadine e dei cittadini con tagli e privatizzazioni dei servizi pubblici essenziali (scuola, sanità, trasporti, ecc.) nonché incuria e devastazioni sul terreno ambientale, ma è arrivata a richiedere che anche per il Lazio si preveda “l’autonomia regionale” assumendo, addirittura, una battaglia della Lega.

Credo che soprattutto l’essere contrari, come Unione Popolare, ad ogni autonomia differenziata, che dividerebbe l’Italia inun Nord ancora più privilegiato e un Sud ancora più penalizzato, ci renda diversi da tutti gli altri candidati. Per noi la Costituzione italiana è il faro da cui partire e per la Costituzione italiana i cittadini sono tutti uguali e hanno tutti gli stessi diritti.  Il Programma della lista Unione Popolare Lazio ha al “centro” la realizzazione, finalmente, dell’eguaglianza tra le cittadine e i cittadini che sia di “sostanza” e non di proposta irrealizzata, ed è da qui che si devono far ripartire tutte le azioni che la Regione ha nelle sue deleghe.»

Ultima Modifica: 10 Febbraio 2023

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