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Il Giorno del Ricordo: l’importanza del 10 febbraio

«La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del Ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale»

Breve introduzione

Il Giorno del Ricordo affonda le sue radici nel secolo scorso. La Seconda Guerra Mondiale ha comportato la morte per un numero compreso tra i 60 e i 68 milioni di persone, tra militari e civili. Una tragedia che ha caratterizzato, nel male, la prima metà del XX secolo e che ha permesso però, a chi è sopravvissuto, di ricostruire un Continente completamente dilaniato, ripartendo dalle fondamenta. Ciò contrapponendo la democrazia ai totalitarismi, la pace alla guerra, la tolleranza al razzismo. Tali affermazioni potrebbero essere opinabili perché tanto è stato fatto, ma tanto altro è ancora da fare. Ecco una delle tante sfide a cui la nostra generazione è chiamata, ma non è certamente questa la sede per discuterne.

Cos’è il 10 Febbraio?

Immagine: 10 Febbraio, Giorno del Ricordo, Art.1 Legge 30 marzo 2004, n. 92

Tra le tante, troppe, vittime che ci sono state tra il 1939 e il 1945, c’è un dato che oggi – 10 Febbraio – dobbiamo tenere in particolare considerazione. Parte dei morti che l’orrore della Seconda Guerra Mondiale ha prodotto, è rappresentato dalle vittime delle foibe e dell’ esodo giuliano-dalmata. Un numero compreso tra i 5mila e gli 11mila per i primi e tra le 250mila e 350mila persone per i secondi. Un’enormità.

Il 10 Febbraio, con la legge 30 Marzo 2004, n.92, si vuole rammentare “il Giorno del Ricordo”, al fine di – così leggiamo testualmente – «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».

Ma cosa sono le foibe? E chi sono le vittime? Queste sono le domande a cui oggi cercheremo di dare risposta.

Cosa sono le foibe?

Il Riformista. Il Giorno del Ricordo e le foibe.
Fonte: Il Riformista. Il Giorno del Ricordo e le foibe.

Le foibe sono degli inghiotti carsici situati in Friuli Venezia-Giulia e nelle regioni dell’Istria e della Dalmazia, nelle quali furono gettati i cadaveri delle vittime o, in molti casi, le vittime ancora in vita. Da qui deriva il macabro termine “infoibare”. Le vittime di tali barbarie furono italiane, di diverso rango sociale, diversa professione ed appartenenza politica. Ecco perché, al contrario delle erronee e negazioniste tesi che vorrebbero far credere il contrario, non è vero che furono uccisi solo ufficiali e funzionari del Regime fascista o semplici iscritti al PNF. Le vittime delle foibe furono molti italiani innocenti, la cui “colpa” fu quella di rappresentare potenzialmente un’opposizione a ciò che si andava costruendo.

Ma cosa si andava costruendo? Chi è che si è macchiato di questi omicidi? Il sangue delle vittime, sporca le mani dei partigiani jugoslavi guidati da Josip Broz Tito, noto ai più come il Maresciallo Tito, ancora oggi scandalosamente decorato come “Cavaliere di Gran Croce di gran cordone dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, e l’OZNA, cioè i servizi segreti jugoslavi.

La potenza del Ricordo

Il perché, le cause che ci sono dietro questa strage, non sono argomenti che – come detto in precedenza – intendiamo analizzare in questa sede. Lo scopo che hanno queste poche righe infatti, è solo rimarcare l’importanza e il potere del Ricordo. Non lasciare nell’oblio le vite, le storie di tutte queste vittime, che ancora oggi ricevono un’onorificenza ed una commemorazione da parte dello Stato è un nostro dovere. La Repubblica italiana, in primis, riconosce e tutela le vittime di questo massacro con il Giorno del Ricordo.

Il Ricordo, inoltre, è il miglior antidoto contro i veleni delle tesi negazioniste che ancora oggi serpeggiano vilmente in una, per fortuna, ristretta parte della popolazione. Allo stesso tempo però, sono pochi gli italiani che comprendono il significato profondo di questa giornata e che, soprattutto, ricordano le vittime dell’odio che la Guerra ha portato con sé.

Ecco perchè oggi, 10 Febbraio 2023, vogliamo mettere da parte ogni differenza di colore politico. Bisogna ricordare insieme i martiri delle foibe, condannando le violenze e l’odio dei carnefici così che l’oscurità del passato non possa presentarsi alle nostre porte nel futuro.

Immagine: Norma Cossetto e il Giorno del Ricordo, memoria delle foibe e di tutti i loro martiri.
Immagine: Norma Cossetto e il Giorno del Ricordo, memoria delle foibe e di tutti i loro martiri.

Alla memoria di Norma Cossetto, e di tutti martiri delle foibe.

Ultima Modifica: 10 Febbraio 2023

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