Scritto da 20:35 Politica Interna

La politica sul palco dell’Ariston

Eventi politici a Sanremo

Breve introduzione

Ieri, martedì 07/02/2023 è andata in scena la settantatreesima edizione del Festival di Sanremo. La serata finale si terrà sabato 11 febbraio. A guidare il Festival, per la quarta volta, è stato Amadeus, dopo i grandi successi ottenuti nelle edizioni precedenti. Al suo fianco, fino alla serata finale ci sarà Gianni Morandi, applaudito dopo aver recitato l’Inno Nazionale nella serata inaugurale. Saranno quattro le co-conduttrici: Chiara Ferragni (già presente ieri), Francesca la “belva” Fagnani (presente stasera), Paola Egonu (presente giovedì) e Chiara Francini (presente venerdì). I cantanti in gara sono 28. Di seguito il link per vedere l’intera programmazione: https://sanremofestival.info

Stasera come ospiti ci saranno i Black Eyed Peas (oltre ad Albano e Massimo Ranieri), mentre giovedì i Maneskin e sabato i Depeche Mode.

Prime valutazioni

La prima serata si conclude con un nuovo record perchè ottiene il 62,4 % di share. La prima serata dello scorso anno raggiunse il 54,7%. Per trovare un risultato più grande in materia il passo da percorrere è lungo, perché bisogna tornare al 1995, al Festival condotto da Pippo Baudo e Anna Falchi. In quell’edizione, il Festival, nella sua prima serata, raggiunse uno share pari al 65,15%. Rimane un successo per Amadeus.

Il protagonista principale

Il grande protagonista del Festival 2023 non è un cantante, ma la politica.  

Per la prima volta ha partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Queste le parole di Amadeus:<< Ho il piacere di annunciare che questa sera per la prima volta nella storia del Festival ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La sua presenza è segno della vicinanza del capo dello stato al mondo della Cultura e per celebrare i 75 anni della Costituzione>>.

La presenza del Capo dello Stato

Il Presidente della Repubblica non è intervenuto e si è seduto, in compagnia di sua figlia Laura, per assistere al monologo di Benigni sulla Costituzione e per ascoltare l’Inno nazionale cantato da Gianni Morandi. Fonti del Quirinale ci tengono a precisare il fatto che il Presidente sia da sempre vicino al mondo della cultura, ricordando anche la Sua presenza alla prima della Scala. L’invito accettato da Sergio Mattarella, come ha sottolineato anche il conduttore del Festival, coincide con il settantacinquesimo anniversario della Costituzione italiana. In conferenza stampa, il consigliere per la stampa e per la comunicazione del Quirinale, Giovanni Grasso, ha detto:<<Ci sembrava giusto, visto che la Costituzione parla di promozione della cultura, un omaggio alla cultura, non solo quella alta, anche se non mi piacciono queste distinzioni, ma anche alla cultura popolare, e sicuramente Sanremo è il festival della cultura popolare >>.

Fonte: Avvenire

Gli eventi politici a Sanremo

La politica, direttamente o indirettamente, ha sempre preso parte al Festival. Già nel 1980 un giovanissimo Roberto Benigni esordì con diverse battute portando per la prima volta la satira politica nel Festival. Il fatto scatenò persino interrogazioni parlamentari.

Nel 1989 invece Beppe Grillo, una volta salito sul palco, comunica in diretta il suo compenso economico, riprendendo però anche le penali del contratto nel caso in cui avesse fatto battute sui socialisti, sui politici e sui dirigenti RAI. L’avventura da artista di Beppe Grillo al Festival finì presto. 

La Rai lo aveva già sospeso per una battuta (pesante) sui socialisti, Craxi e Martelli nello specifico. Lui era rientrato in scena proprio al Festival. Sarebbe stata la sua ultima volta all’Ariston e l’ultima volta in Rai.

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La presenza di Michail Gorbačëv sul palco dell’Ariston

Il momento più politico sicuramente è rappresentato dalla presenza di Mikhail Gorbaciov al Festival del 1999, a dieci anni dalla caduta del muro di Berlino.

Quel Festival fu condotto da Fabio Fazio. Queste furono le parole pronunciate dal leader russo, in presenza di sua moglie Raissa :<< Questa è veramente una festa della musica popolare. Noi siamo giunti da Mosca, dove c’è ancora vento e neve, per portarvi il nostro sentimento di amicizia. Credo che voi sappiate già tutte queste cose, che in Russia vengono molto apprezzati gli italiani, come amici fedeli e sicuri. In questo senso, vi porto un grande saluto dalla Russia >>.

Evento che può essere paragonato alla super-discussa presenza del leader ucraino V. Zelensky sul palco dell’Ariston.

Fonte: Firstonline

Il discusso video-messaggio di Zelensky

Come annunciato ormai da settimane, durante l’ultima serata del Festival verrà letto un messaggio scritto di Zelensky. Il Presidente ucraino da quasi un anno esatto sta affrontando la guerra contro la Russia. Inizialmente era stato stabilito che il politico avrebbe inviato un video-messaggio, ora si parla di una lettera: in ogni caso, la sua presenza ha scatenato una discussione, ancora oggi aperta, su quello che dovrebbe essere il rapporto tra il Festival e politica.

Le reazioni

Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva commentato in questo modo: << Speriamo che Sanremo rimanga il festival della canzone italiana e non altro. Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica>>.

Contrario all’intervento di Zelensky anche il leader di Azione Carlo Calenda: <<Ci sono pochi dubbi sulla nostra linea di sostegno all’Ucraina. Ritengo tuttavia un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra>>.

Scettico è invece il leader pentastellato Conte:<< Sono stato molto contento quando il presidente Fico ha assunto l’iniziativa di invitare il presidente Zelensky di confrontarsi con il Parlamento italiano per esprimere le sue ragioni e del suo popolo agli italiani. Invece, non credo francamente che sia così necessario che il presidente Zelensky sia in un contesto leggero come quello di Sanremo>>.

Le critiche verso i partecipanti

Nei giorni scorsi a scagliarsi contro Rosa Chemical era stata la deputata Maddalena Morgante, che aveva chiesto alla Rai di escludere l’artista dai cantanti in gara. Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, porterà una canzone che parla di sesso, di amore poligamo e del porno su Onlyfans. L’esponente del partito di Giorgia Meloni era intervenuta con le seguenti parole:<<trasformare il Festival di Sanremo nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno>>.

Conclusione

Non ci rimane che accendere la TV e guardare la seconda puntata del Festival. 

Ultima Modifica: 9 Febbraio 2023

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