Scritto da 10:00 Politica Estera

Bombardamento di Capodanno, “centinaia i soldati russi morti” a Makiivka

Macerie dell'edificio bombardato
Soccorritori in azione tra le macerie dell’edificio bombardato a Makiivka, Oblast di Donetsk

Secondo quanto riportato dal The Kyiv Independent, per l’Esercito ucraino sarebbero “centinaia i soldati russi morti” in seguito ad un bombardamento avvenuto a Makiivka nell’Oblast di Donetsk.

“Una base militare russa nell’area occupata di Makiivka, nell’oblast di Donetsk, è stata colpita la notte di Capodanno, uccidendo 400 soldati e ferendone almeno 300 […]”

L’attacco sarebbe avvenuto il 1 Gennaio, appena dopo la mezzanotte. La Direzione delle Comunicazioni Strategiche del Comandante in Capo delle forze ucraine ha affermato su telegram :

“Babbo Natale ha impacchettato nei sacchi circa 400 corpi di soldati russi”

Per il Ministero della Difesa russo, invece, le perdite sono di gran lunga inferiori alle centinaia di soldati russi morti dichiarati da Kiev:

“Il regime di Kiev ha colpito sparando sei missili dai lanciarazzi multipli americani HIMARS su un’unità russa vicino Makiivka, nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR). L’attacco ha provocato la morte di 63 membri del personale russo”

Ancora il Ministero della Difesa russo in un aggiornamento del 4 Gennaio ha affermato che le morti dell’attacco ammontano a 89. Il numero esatto delle vittime, l’entità dei danni e le armi utilizzate nell’attacco non possono ancora essere verificati in maniera attendibile. Anche se il dato sul numero delle vittime fosse confermato al ribasso, e dunque non una centinaia di soldati russi morti, sulla base di quanto riportato dal Ministero della Difesa russo, si tratterebbe comunque, secondo la BBC, del più alto numero di perdite riconosciuto da Mosca in un singolo incidente dall’inizio delle ostilità.

Il bombardamento mirato da parte ucraina ha colpito un fabbricato utilizzato come base temporanea dalle forze russe. Accanto all’edificio “quasi completamente distrutto”, secondo Igor Girkin, stavano stipati materiale bellico ed equipaggiamento militare. La stessa Direzione delle Comunicazioni Strategiche ucraina ha ridicolizzato, sempre tramite telegram, la scelta dei comandi russi di acquartierare truppe in una struttura poco robusta e senza alcun sistema di protezione aerea e antimissile.

“Complimenti ed auguri ai separatisti e alle reclute che sono stati portati a Makiivka e stipati nell’edificio di una scuola professionale”

bombardamento
Immagine dell’edificio, prima e dopo il bombardamento. Immagine tratta da tweet di Euromaidan Press

Missili HIMARS

La strage di Capodanno sarebbe avvenute per opera dei missili HIMARS. Termine che sta per High Mobility Artillery Rocket System, è un sistema d’artiglieria missilistica sviluppato dalla Lockheed Martin per l’Esercito degli Stati Uniti. Secondo l’azienda statunitense attiva nel settore aerospaziale e della difesa, HIMARS è il sistema d’artiglieria più tecnologicamente avanzato, sostenibile ed economico.

Il sistema può essere equipaggiato con un lanciarazzi multiplo MLRS (Multiple Launch Rocket System), oppure con TACMS (Tactical Missile System) un missile superficie – superficie a corto raggio. Tali missili possono avere una gittata massima di 300km. Si stanno sviluppando, tuttavia, munizioni alternative che in futuro estenderanno il raggio d’azione fino a 500km. Arsenale complice delle centinaia di soldati russi morti.

equipaggiamento
Lockheed Martin HIMARS equipaggiato con sistema di lanciarazzi multiplo MLRS

L’Esercito ucraino inizialmente non ha fornito spiegazioni circa la natura dell’attacco. E’ stato il Ministero della Difesa russo che, nel comunicare l’accaduto, ha per primo dato informazioni sull’arma colpevole della strage. Qualche ora più tardi, l’account Twitter del Ministero della Difesa ucraina ha ufficiosamente confermato l’utilizzo del sistema statunitense.

“Non scherzate con i nostri HIMARS, mordono”

Gli HIMARS si sono rivelati fondamentali per l’azione ucraina volta sia a bloccare l’avanzata russa, sia a far pressione su alcuni punti del fronte per indebolire lo schieramento nemico e riconquistare il terreno perduto nei primi mesi del 2022. La lunga gittata dei missili HIMARS infatti consente agli ucraini di colpire i depositi di munizioni posti anche a centinaia di chilometri oltre il fronte, interrompendo così la linea dei rifornimenti ed isolando di fatto le truppe di Mosca in prima linea.

“Happy New Year”

resto del drone
Resti di drone con scritto, in russo “felice anno nuovo”. Foto pubblicata dalle autorità ucraine

Il 2023, per i civili Ucraini, inizia con una serie di attacchi condotti con droni di fabbricazione iraniana, di cui i russi hanno fatto incetta.

Il 1 gennaio un attacco russo condotto con almeno 3 dozzine di droni nell’Oblast di Kiev ha provocato la morte di 1 persona, 28 feriti e il danneggiamento di un’infrastruttura della rete elettrica, sebbene gran parte dei droni siano stati abbattuti dall’aviazione e dalla difesa antiaerea ucraine.

La notte del 2 gennaio, secondo il The Kyiv Independent, le forze di Mosca avrebbero lanciato un attacco su vasta scala utilizzando droni kamikaze iraniani Shahed, droni Orlan-10 e un missile X-59. I 39 droni lanciati dalla Russia sarebbero stati tutti intercettati e distrutti dalla difesa aerea ucraina.

Secondo il capo degli 007 ucraini Kyrylo Budanov, Mosca è a corto di missili da crociera

“La Russia ha a disposizione missili per soli 2 attacchi su vasta scala”

Situazione al fronte

La situazione al fronte è in una fase di stallo. Secondo il comandante in capo Valerii Zaluzhnyi, l’ Ucraina continua a proteggere dagli attacchi russi un’area che ha una lunghezza totale di 3,786km. L’area in cui i russi stanno esercitando maggiori pressioni è senza dubbio quella di Bakhmuth, nell’Oblast di Donetsk

In un aggiornato dell’Intelligence ucraina datato 3 gennaio 2023, si legge che da metà Dicembre l’Esercito di Mosca e il gruppo paramilitare Wagner hanno intensificato gli attacchi nel settore di Bakhmut. Durante gli ultimi 10 giorni, l’Ucraina ha fatto confluire rinforzi per difendere il settore dagli assalti russi. Entrambi gli schieramenti, si legge nella nota, hanno subito ingenti perdite. E’ improbabile, continua l’Intelligence, che la Russia faccia progressi a Bakhmut nelle prossime settimane. Lo stesso capo della milizia Wagner, Evgheny Prigozhin, per dare un’idea delle difficoltà che i suoi uomini stanno incontrando a Bakhmut, ha affermato in un’intervista all’agenzia stampa Ria Novosti:

“C’è una fortezza in ogni casa. I ragazzi combattono per ogni casa, a volte per più di un giorno. A volte impiegano settimane per conquistare una casa.”

ministro difesa ucraina
Perdite totali russe in Ucraina, dal 24 febbraio 2022 al 4 gennaio 2023

Ultima Modifica: 25 Gennaio 2023